Carlo Riva Vercellotti

AGRICOLTURA

IL PIEMONTE PER I PROTETTORI DELLA NOSTRA TERRA

L’agricoltura è un grande patrimonio ambientale e economico del nostro Piemonte. La sosteniamo e la difendiamo da chi, soprattutto in Europa, in questi anni ha pensato che l’agricoltura potesse essere un’attività che fa danno all’ambiente. Noi siamo invece convinti del contrario: nessuno cura di più l’ambiente e la terra di chi ne ha bisogno per la propria attività. Il nostro patrimonio agroalimentare è noto e apprezzato in tutto il mondo, come dimostrano le nostre produzioni vitivinicole, la nostra frutticultura, le filiere della carne e del latte. Prodotti sostenibili e di alta qualità che portano le etichette piemontesi sulle tavole dell’Italia e del mondo.
Per questo la Regione in questi anni ha lavorato, in collaborazione con Bruxelles, per aumentare le risorse destinate all’agricoltura. Abbiamo assegnato 1,6 miliardi di euro, ovvero 320 milioni di euro all’anno. Con i fondi del Feasr, dal 2019, abbiamo erogato 780 milioni di euro a circa 30 mila beneficiari.
Sono stati attivati decine di bandi, tra cui 45 milioni per il “Pacchetto giovani”, 125 per interventi agro-climatico-ambientali e per il benessere degli animali d’allevamento, 20 milioni per gli investimenti delle aziende, 30 milioni per l’agroindustria, 51 per i Gruppi di azione locali. Dalla PAC sono stati finanziati 19 milioni per il vino, 11,5 milioni per l’ortofrutta, 2 milioni per il miele.
Nelle risorse PNRR ci sono 26,5 milioni per l’agricoltura di precisione, che è sempre più importante anche per la resistenza delle colture e per fronteggiare cambiamenti climatici e siccità. A proposito del cambiamento climatico, in questi anni la Regione ha messo in campo misure concrete per sostenere le filiere agroalimentari dei settori zootecnico, ortofrutticolo e vitivinicolo. Oltre alla richiesta di riconoscimento di calamità naturale per la siccità del 2023, abbiamo avanzato al governo quella per la calamità naturale in modo che le aziende agricole colpite possano effettuare la ricognizione dei danni subiti anche al fine di ottenere la moratoria dei mutui.

Nei prossimi cinque anni lavoreremo per rafforzare tutte le filiere agroalimentari regionali, con interventi a supporto e iniziative a sostegno dei prodotti agroalimentari di qualità, attraverso le quali valorizzare le produzioni locali che permettano il riconoscimento del giusto prezzo al produttore, oltre a contrastare, ad ogni livello, l’adozione di pratiche commerciali sleali.
Siamo al fianco degli agricoltori nell’affrontare la sfida della transizione verde e con loro lavoreremo per la gestione dei reflui, anche nell’ottica della riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera e all’interno di una strategia inter-settoriale equilibrata, che preveda l’adozione di pratiche e modalità attuative tecnicamente fattibili e finanziariamente sostenibili.
Come abbiamo già fatto nell’attuale legislatura, proseguiremo l’attività di tutela del suolo agricolo, con particolare riferimento alla produzione di energia verde nelle strutture aziendali e nelle aree dismesse (agrivoltaico).
Attenzione e investimenti saranno dedicati alla gestione dell’acqua in agricoltura con opere di distribuzione e stoccaggio per contrastare i sempre più frequenti eventi siccitosi e alluvionali e la creazione di una rete diffusa, a basso impatto ambientale, in grado di gestire l’accumulo dell’acqua in grado di soddisfare i vari diversi settori produttivi.
Continueremo a investire sull’innovazione per migliorare le attività, abbattere i costi di produzione e garantire sempre di più la sicurezza sul lavoro. Lo Sviluppo rurale 2023/2027 in Piemonte riserva significative risorse finanziarie per gli interventi strutturali volti all’ammodernamento delle aziende agricole e al ricambio generazionale. Molta attenzione, raccogliendo la sollecitazione che ci viene dal molto agricolo, sarà data alla semplificazione, all’interno di un contesto generale di sburocratizzazione delle pratiche richieste alle aziende agricole.
PESTE SUINA
In questi anni la Regione ha lavorato, in collaborazione con il commissario di governo, per bloccare il diffondersi del virus della peste suina e incrementare l’azione di abbattimento dei cinghiali. Tra il 2019 e il 2023 gli abbattimenti di cinghiali sono più che triplicati e ad oggi hanno superato i 40 mila: un numero importante che si avvicina all’obiettivo prefissato dei 50 mila da eliminare nell’arco di un anno per contenere la diffusione del virus. Per questo intendiamo rafforzare le azioni da mettere in campo per contrastare ulteriormente la propagazione della PSA, a partire dalla mobilitazione dell’esercito. Un contingente di oltre 150 soldati, per dodici mesi, sarà coinvolto per l’applicazione delle misure adottate dal Commissario straordinario per il contenimento della peste suina. Parallelamente continueremo a lavorare, con il governo e in Europa, per individuare le modalità per tutelare una filiera produttiva che rappresenta, per il Piemonte, un’eccellenza di primaria rilevanza. È infatti fondamentale favorire l’adozione di una normativa che differenzi in modo netto la gestione della fauna selvatica rispetto alle misure finalizzate alla sicurezza degli allevamenti.
FAUNA SELVATICA
Proseguiremo il dialogo e il confronto con le associazioni di categorie per la gestione della fauna selvatica e in particolare dei cinghiali, la cui popolazione provoca danni alle imprese agricole, incidenti stradali, disordini nei centri abitati e, come abbiamo ricordato, anche la diffusione della peste suina. Lavoreremo per un nuovo piano di contenimento che tenga conto delle esigenze del mondo agricolo, e della sostenibilità ambientale degli habitat, valorizzando l’attività delle imprese agricole impegnate nella gestione faunistica e faunistico-venatoria a beneficio dell’intero sistema naturale e della collettività.

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