Carlo Riva Vercellotti

IL
PROGRAMMA | Sanità

Sanità

Aumentato dell’8% i posti letto, circa 1400 in più.

Aumentate le unità di personale del 4%, circa 2300 in più, rispetto alla precedente amministrazione. Il Piemonte è anche una delle pochissime regioni che ha posto delle regole per ridurre progressivamente l’impiego dei cosiddetti gettonisti con un percorso per riportare all’interno della sanità pubblica i servizi e gli operatori che in questi anni sono stati esternalizzati.

Per affrontare la carenza strutturale di medici che riguarda tutto il nostro Paese, abbiamo siglato un innovativo accordo con le Università per
l’assunzione dei medici in formazione specialistica, riconoscendo loro degli incentivi soprattutto se scelgono di prestare servizio nelle zone montane o disagiate.

COSA FAREMO

+ASSUNZIONI


+BENESSERE PROFESSIONALE premialità sul merito,
formazione continua, semplificazioni burocratiche
perché i medici devono fare i medici)


+MOTIVAZIONI PER SCEGLIERE UNA DELLE PROFESSIONI PIÙ PREZIOSE DEL MONDO

Liste d'attesa

Abbiamo messo 50 milioni all’anno per abbattere le liste d’attesa,

• Abbiamo siglato un accordo con le organizzazioni sindacali per un piano straordinario di monitoraggio,

• Abbiamo ricevuto dalla Corte dei Conti la certificazione che il recupero delle liste d’attesa da parte della Regione Piemonte è stato il migliore d’Italia.

I dati sono migliorati rispetto al 2019, ma tanto bisogna ancora fare,
soprattutto per i più anziani, per chi ha difficoltà di prenotare e muoversi.

COSA FAREMO

OPERATORI E NUOVO CONTRATTO PER IL CUP: grazie a un nuovo appalto si raddoppierà la capacità del sistema di rispondere alla richiesta di esami e prestazioni. Ci sarà anche una revisione organizzativa e operativa dei percorsi di prenotazione e di presa in carico affinché il cittadino non si possa sentire più disorientato di fronte al CUP, ma possa invece essere assistito al meglio secondo i suoi bisogni e tempi di salute. Non più prenotazioni su tutto il Piemonte, ma un’organizzazione per quadranti, per esami più rapidi e più vicini a casa.

+OFFERTA ORARIA: per garantire il migliore accesso possibile ai percorsi di diagnosi e cura prevediamo di attivare visite e ambulatori non solo dal lunedì al venerdì, ma 7 giorni su 7, anche in orario pomeridiano con eventuali percorsi serali.

Pronto soccorso

Quando ci siamo insediati abbiamo dovuto fare i conti con un taglio dei posti letto stabilito dalla precedente amministrazione.
Nel 2014 in Piemonte c’erano 17992 posti letto.
Nel 2019, dopo cinque anni di governo del centrosinistra, erano scesi a 16429.

Abbiamo lavorato per affrontare la carenza di posti letto.
Oggi, dopo 5 anni della nostra amministrazione,
i posti letto negli ospedali del Piemonte sono 17810:
l’8% in più
1400 posti letto in più rispetto al 2019.

+POSTI LETTO
 
+PERSONALE
 
+PRONTO SOCCORSO
 
Vogliamo valorizzare i medici della Medicina di Emergenza e Urgenza, attraverso 
incentivi economici e di carriera, nonché il ricorso a misure economiche regionali, 
anche straordinarie, al fine di avere una turnistica sostenibile, una riduzione del 
burnout e diminuire il ricorso alle esternalizzazioni con conseguente riduzione della qualità delle prestazioni.

Edilizia sanitaria

Nel 2019 l’edilizia sanitaria era completamente ferma a fronte di strutture vetuste, antiquate, con necessità di interventi ordinari e straordinari di manutenzione. 
 
Abbiamo avviato in questi anni un piano di edilizia sanitaria senza precedenti. 
 
In Piemonte è in corso di attuazione un piano di edilizia sanitaria di 4,3 miliardi di euro tra fondi europei, statali, regionali, Pnrr, Asr, privati e Inail, per realizzare:
 
• 11 ospedali nuovi, per un intervento da 155 milioni di euro 
per 271 posti letto;
 
• 30 ospedali di comunità e 91 case di comunità;
 
• 43 centrali territoriali.

OSPEDALI
TELEMEDICINA E SANITÀ DIGITALE
RICERCA E INNOVAZIONE


Nei prossimi anni proseguiremo nella realizzazione del piano di edilizia sanitaria per dare ai nostri cittadini ospedali più moderni, sicuri e adatti alle esigenze di cura della società che cambia. In particolare, vogliamo concludere i lavori già iniziati e progettati e aprire Ospedali e Case di comunità che dovranno essere sostenute non solo con personale sanitario, ma con quel personale amministrativo indispensabile per ottimizzare e velocizzare i tempi e ridurre la burocrazia.

Altri interventi che intendiamo realizzare​

• Vogliamo promuovere, implementare e integrare le nuove tecnologie a disposizione prevedendo nuovi modelli tecnologici-organizzativi e di sanità digitale sia negli ospedali sia nell’ambito della telemedicina territoriale per migliorare l’efficienza del sistema sanitario regionale e la sua efficacia verso i pazienti e gli operatori medico-sanitari, anche attraverso approcci multidisciplinari e multiprofessionali.

• Vogliamo potenziare la medicina e l’assistenza territoriale attraverso la collaborazione sistematica di tutti gli operatori e presidi territoriali: medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta che restano e saranno sempre più un riferimento importantissimo ed essenziale, insieme a specialisti ambulatoriali, infermieri di famiglia, fisioterapisti di comunità, OSS, farmacie e strutture territoriali, con l’obiettivo di avere una sanità di prossimità di primo livello.

• Lavoreremo per potenziare la relazione ospedale-territorio per ottimizzare la presa in carico della cronicità, l’attuazione di percorsi riabilitativi a medio e lungo termine, il controllo sull’aderenza della terapia e la gestione multidisciplinare delle fasi acute fino alla fase palliativa.

• Andrà coordinata dalla Regione la pianificazione delle attività tra Aziende ospedaliere e Aziende sanitarie all’interno del nuovo Piano Socio-sanitario.

• Lavoreremo per sostenere le strutture residenziali per anziani e disabili e per dare continuità alla misura “Scelta sociale” e dei buoni per la domiciliarità.

• Intendiamo proseguire e continuare a finanziare il servizio dello psicologo delle cure primarie perché la figura diventi strutturale e permanente.

• Continueremo a sostenere il volontariato sociale premiando il lavoro di tutti e non di pochi.

• Vogliamo promuovere la prevenzione primaria e secondaria, l’educazione e la sensibilizzazione ai corretti stili di vita, le attività di screening con l’obiettivo di garantire a tutte le fasce di popolazione la possibilità di una diagnosi precoce e tempestiva.

• Vogliamo promuovere la formazione e l’istruzione dei pazienti e tutelare il personale medico aumentandone la sicurezza.

E PER IL VERCELLESE E LA VALSESIA?

Edilizia sanitaria

• Risonanza magnetica ospedale Vercelli
• Nuova Cardiologia e Unità coronarica per il Sant’Andrea
• Mammografo per l’ospedale di Borgosesia
• Robot chirurgico che consentirà a Borgosesia di essere un polo d’eccellenza di ortopedia
• Nuovo Pronto Soccorso di Vercelli
• Acceleratore lineare a Vercelli per i trattamenti radioterapici ad elevata precisione nella lotta ai tumori
• Con l’aiuto dell’associazione IGEA la nuova strumentazione necessaria per gli interventi di chirurgia oculistica a Borgosesia

Dopo decenni in cui si chiudevano ospedali, reparti e si tagliavano posti letto, a danno soprattutto della qualità dei servizi, ma anche dei livelli occupazionali e dell’indotto che gli ospedali generano, abbiamo avviato la programmazione della nuova edilizia sanitaria e della sanità territoriale:

• 2 Centrali operative territoriali di Serravalle e Vercelli

• 4 Case di comunità di Varallo, Santhià, Trino e Vercelli

• 2 Ospedali di comunità di Gattinara e Crescentino

• Il Blocco di emergenza urgenza di Vercelli (cd. “Cubolotto”), dal costo di 53 milioni di euro per 20 posti letto che ospiterà il pronto soccorso, l’anestesia e la rianimazione e il nuovo blocco operatorio

• La programmazione del nuovo Sant’Andrea a Vercelli, con un investimento da 155 milioni di euro per 271 posti letto

In 5 anni anni, dopo decenni di tagli e razionalizzazioni,
abbiamo investito più di 225 milioni di euro!

Oltre a quanto già previsto a livello regionale e oltre ad aprire il nuovo Pronto Soccorso di Vercelli, intendiamo nei prossimi anni non solo concludere i lavori già avviati su Centrali operative, Case e Ospedali di comunità, ma avviare e concludere i lavori del Blocco di Emergenza/Urgenza e progettare e far partire i lavori del nuovo Sant’Andrea.

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