Carlo Riva Vercellotti

COMMERCIO E ARTIGIANATO

Eccellenza Artigiana

Le attività commerciali sono state tra le più colpite dall’emergenza Covid, hanno dovuto fronteggiare lunghi periodi di chiusura, extra costi per la riapertura e limitazioni per le regole anti assembramento. Le abbiamo sostenute con 150 milioni per oltre 60 mila beneficiari.
Fin da subito abbiamo lavorato per valorizzare il commercio di vicinato, nella convinzione che negozi e attività commerciali siano la linfa vitale dei nostri centri urbani, luoghi di economia e lavoro, ma anche presidio di decoro e sicurezza.
Abbiamo istituito e finanziato i Distretti Urbani del Commercio: oggi sono 77 e coinvolgono oltre 600 Comuni, ovvero oltre la metà dei Comuni piemontesi. Nel triennio 2021-2023 abbiamo investito 23 milioni e 9 sono previsti nel 2024.
Durante questo mandato abbiamo dato il via al primo censimento dei Caffè e dei Mercati di valore storico e tradizionale, luoghi che hanno segnato la nostra storia e la nostra identità. Se ne contano centinaia sul territorio regionale, ma non erano mai stati censiti. Noi l’abbiamo fatto per valorizzarli e farli conoscere sempre di più. Per sostenere le attività commerciali abbiamo attivato il Fondo Unico del Commercio destinato alle imprese del terziario, su cui abbiamo già investito 25 milioni.
ARTIGIANATO
Sostenere l’artigianato e spingere i giovani a trovare impiego in un comparto di grande fascino e grande prospettive. Questo il tema che sta alla base del bando Bottega scuola 2022-2023 approvato dalla Regione per l’acquisizione di candidature di imprese artigiane con riconoscimento di eccellenza artigiana ad ospitare 228 tirocini semestrali di giovani inoccupati/disoccupati quali Botteghe scuola. Le imprese ammesse sono 112: 20 di queste hanno dichiarato l’interesse ad assumere producendo relazione con le motivazioni del fabbisogno di manodopera.
FONDO UNICO COMPETITIVITÀ
È il Fondo di finanza agevolata realizzato negli scorsi anni, e consente alle imprese piemontesi di richiedere un prestito a tasso agevolato a fronte di progetti di investimento, sviluppo, consolidamento e le connesse necessità di scorte. Il Fondo è suddiviso in quattro sezioni: Artigianato, Commercio, altre Medie e Piccole Imprese (MPMI), Grandi Imprese.
Nel corso del 2023 sono state rese disponibili nuove risorse, soprattutto derivanti dal rientro delle rate dei finanziamenti concessi.
Per le imprese del settore Artigianato nel corso del 2023 si sono rese disponibili risorse per 10 milioni di euro. È stato registrato un alto numero di istanze di finanziamento, tale da esaurire i fondi stanziati. Per tale motivo la dotazione finanziaria è stata in seguito integrata di 3 milioni di euro ed è stato disposto l’ulteriore utilizzo di risorse rese disponibili nel corso del 2024 per 3 milioni di euro.
Per quanto riguarda le “altre MPMI” (settori manifatturiero e dei servizi) è stata interamente finanziata la lista d’attesa dalle domande già pervenute per 13,30 milioni di euro.

PER LA PARTECIPAZIONE A EVENTI FIERISTICI
Abbiamo sostenuto le imprese artigiane nella partecipazione a fiere nazionali o internazionali, con un contributo complessivo di 325 mila euro nel 2023 e 350 mila nel 2024.

Cosa faremo per SOSTENERE LE ATTIVITA’ COMMERCIALI E RILANCIARE QUELLE ARTIGIANE

COMMERCIO
Il settore del commercio vive un periodo di grande trasformazione. Da un lato la concorrenza delle vendite online, con le piattaforme digitali, dall’altro le difficoltà del commercio al dettaglio, con tanti piccoli che faticano a lasciarsi alle spalle gli effetti della congiuntura economica negativa che affonda le radici nella crisi del 2008 e poi quelli della pandemia Covid che ha determinato lunghi periodi di chiusura e aperture condizionate dalle norme anti affollamento. Per contro proprio il Covid ha innescato una possibile fase di rilancio, con la riscoperta dei negozi di quartiere e di vicinato. In questo contesto vogliamo proseguire sulla strada intrapresa dei Distretti del commercio e lavorare alla facilitazione dello sviluppo delle attività commerciali attraverso la valorizzazione delle aggregazioni di imprese.

Vogliamo portare a termine ciò̀ che abbiamo cominciato cinque anni fa: le riforme per sostenere il commercio di vicinato sono cruciali per preservare la vitalità̀ delle comunità̀ locali e promuovere l’economia locale. La creazione e il finanziamento dei Distretti del commercio è stata una delle misure cruciali di questa legislatura che vogliamo implementare e potenziare, insieme a una serie di altre misure:

● semplificazione normativa: le piccole imprese di vicinato spesso si trovano a dover affrontare una serie di regolamenti e normative che possono essere onerosi e complessi da seguire. Una riforma che semplifichi le procedure burocrazia e che riduca gli oneri amministrativi può̀ quindi incentivare la crescita e la sopravvivenza di queste attività̀. A questo proposito abbiamo introdotto la Carta dei servizi che ha sostituito VARA
● agevolazioni fiscali: in collaborazione con il governo nazionale, lavoreremo per l’introduzione di incentivi fiscali per le imprese di vicinato, come il credito d’imposta, per renderle più̀ competitive rispetto alle grandi catene commerciali e alle vendite online

● accesso al credito: il Fondo Unico del Commercio avviato in questa legislatura è nato per assistere le imprese del terziario garantendo un finanziamento a tasso 0 per 70% dell’importo e il restante 30% con istituto di credito convenzionato a prezzo calmierato. Abbiamo investito già̀ circa 25 milioni di finanziamento alle imprese. Proseguiremo su questa linea aumentando la tipologia degli interventi finanziabili
● promozione e sostegno: lavoreremo per promuovere il commercio di vicinato con campagne di sensibilizzazione rivolte ai consumatori sull’importanza di sostenere le attività̀ locali e le filiere nostrane
● incentivi all’innovazione: favoriremo l’avvio di programmi di sostegno economico per la digitalizzazione, lo sviluppo di piattaforme di e-commerce locali e l’introduzione di soluzioni tecnologiche per migliorare l’efficienza operativa delle attività commerciali

Sostenere le imprese locali non solo contribuisce all’economia locale, ma anche alla coesione sociale e al senso di appartenenza alla comunità̀.

Il processo di transizione ecologica coinvolge in maniera strategica anche le imprese artigiane. La loro rilevanza all’interno dei processi di manutenzione e di adeguamento energetico del patrimonio immobiliare, ad esempio, ma anche il loro contributo negli interventi di tutela idrogeologica del territorio sono parte di un progetto pluriennale di sostegno e di tutela del patrimonio artigianale, che si interseca, all’interno del programma per la prossima legislatura regionale, con vari dipartimenti che compongono gli assessorati.
L’avvio del percorso per costruire un riconosciuto cluster “manutentivo” così come un recente studio del settore ha individuato, vale a dire la “valorizzazione del presidio di lavoro minuto, disponibile sempre e dovunque, che genera sicurezza e continuità per tutti coloro che ne fruiscono, siano essi cittadini, imprese, amministrazioni pubbliche” deve concretizzarsi in riconosciute politiche artigianali regionali:

● un accesso selettivo al credito
● bandi pubblici orientati al green procurement
● incentivi e sostegni destinati a chi vuole innovare il proprio business investendo in sostenibilità

DIFFONDERE MODELLI DI FILIERA CON UN’AMPIA PARTECIPAZIONE DI PMI ARTIGIANE
La chiave del successo dei modelli di impresa vede al centro dell’attenzione la capacità di generare vere filiere sui territori attraverso la messa a disposizione di piattaforme informatiche che facilitino l’incontro dei fabbisogni dei soggetti interessati ed elaborando dei sistemi di economia di scala e di recupero degli scarti di alcune lavorazioni che possono essere materie prime per altri realtà imprenditoriali. La Regione può mettere a disposizione le competenze per avviare un progetto di “best practies” sui materiali al fine di facilitare queste sinergie.
Puntiamo alla misurazione e valorizzazione delle performance di sostenibilità quale parametro “plus” da considerare ai fini della messa a disposizione delle risorse finanziarie gestite a livello regionale.
LA FORMAZIONE A SISTEMA PER IL MONDO ARTIGIANO
Occorre applicare un approccio trasversale alla formazione che porti anche allo sviluppo di nuove figure professionali all’interno dell’impresa (imprenditore e dipendenti); fondamentale l’avvio diffuso di pratiche di eco-innovazione per favorire la trasformazione in chiave green dei processi e dei prodotti,
anche da parte delle micro e piccole imprese e utilizzando quale fattore chiave un’ offerta formativa in grado di far emergere le nuove competenze necessarie alla transizione.
Nell’aggiornamento del Testo unico in materia di artigianato è prevista la costituzione delle Aree di sviluppo dell’artigianato: uno strumento importante per dare valore alle proposte del territorio attraverso la programmazione di interventi per la promozione delle imprese artigiane e la valorizzazione delle eccellenze territoriali artigiane.
Questo nuovo strumento concorre alla realizzazione degli obiettivi di tutela e sviluppo dell’artigianato e di valorizzazione delle produzioni artigiane nelle loro diverse espressioni territoriali, grazie anche alla sinergia con altri soggetti pubblici e privati. Verranno attuate strategie comuni finalizzate alla qualificazione, innovazione e valorizzazione del territorio, accrescendone l’attrattività e rigenerando il tessuto urbano, attraverso la promozione delle imprese artigiane presenti sul territorio per sostenerne la competitività, anche mediante interventi integrati e in connessione con altre misure promosse dalla Regione Piemonte.

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