Carlo Riva Vercellotti

INFRASTRUTTURE

COLLEGAMENTI E MOBILITÀ PER UN PIEMONTE CONNESSO

Quando ci siamo insediati nel 2019 abbiamo trovato un Piemonte fermo e grandi opere bloccate. Era ferma la Torino-Lione, che oggi invece va avanti a pieno ritmo. A dicembre sono stati assegnati i lavori per il tratto italiano e nel 2032 sarà completata. La Tav rappresenta insieme al Terzo Valico il sistema vitale di trasporti dell’Europa. Il fatto che le due direttrici strategiche della mobilità di merci e persone del continente si incrocino in Piemonte, ci rende sempre di più cuore degli scambi e centro delle attività commerciali e logistiche.
Nel 2019 l’autostrada Asti-Cuneo era ferma, senza autorizzazioni, senza soldi e senza la prospettiva di veder finiti i cantieri. L’abbiamo sbloccata e ora sono in corso i lavori dell’ultimo lotto per completare l’opera entro fine anno. Un risultato importante che si aggiunge a un altro obiettivo raggiunto: aver ottenuto dalla società concessionaria la revisione del piano finanziario per poter garantire il transito gratuito della tangenziale e dell’accesso all’ospedale di Verduno.
Stesso discorso per la Pedemontana piemontese: la Regione è riuscita a sbloccare il progetto fermo da tempo del valore di quasi 400 milioni di euro e lo scorso agosto sono partiti i lavori. Abbiamo riaperto la galleria di Omegna, garantendo il transito a pendolari e turisti ed entro l’anno il traffico sarà possibile in entrambe le direzioni. Abbiamo ottenuto risorse per l’ultimo lotto della tangenziale di Mondovì (70 milioni), per il collegamento Sud-Ovest della tangenziale di Asti (104 milioni), per la variante di Demonte (85 milioni) per la quale è stato anche nominato un commissario straordinario per velocizzare procedure e lavori di un’opera ferma da anni. E ancora risorse per la variante di Re e per il ponte Ribellasca nel Vco (138 milioni) e per la superstrada Novara-Vercelli (74 milioni). La Regione ha poi inserito il traforo dell’Armo Cantarana nei programmi delle opere richieste all’Anas, riuscendo in seguito a ottenere il finanziamento per la progettazione, che inizierà entro la fine dell’anno; la partenza dei lavori è prevista nel 2026. Abbiamo individuato le risorse per la Rivarossa- Front, nel Torinese, un’opera attesa da oltre 30 anni che nel 2025 potrà finalmente veder partire i cantieri.
Per quanto riguarda i lavori del tunnel del Tenda, su cui la Regione non ha alcuna competenza diretta, abbiamo avviato, insieme alla Provincia e ai Comuni, un comitato di monitoraggio per vigilare sul rispetto dei tempi. Abbiamo chiesto ad Anas di pretendere dall’azienda che sta eseguendo i lavori il rispetto dei tempi previsti per il cantiere e che non siano accordate proroghe in caso di ritardi. Le eventuali penali dovranno essere assegnate come ristoro al territorio che da troppi anni attende quest’opera e subisce i danni economici conseguenza dei ritardi. Abbiamo inoltre assegnato al Politecnico di Torino uno studio per approfondire la possibilità, quando sarà aperto il tunnel, del traffico con doppio senso di marcia.
Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, abbiamo riattivato le ferrovie Casale-Mortara e Asti-Alba, chiuse da 12 anni. A gennaio 2024, abbiamo aperto la linea Torino-Ceres, ovvero il collegamento diretto tra il centro di Torino e l’aeroporto, con prolungamento a Alba, Bra e Fossano e i territori Unesco che diventano quindi raggiungibili direttamente in treno dall’aeroporto. A gennaio è prevista la riapertura della Cuneo-Saluzzo-Savigliano. E sono in via di definizione i lavori che consentiranno la riapertura della Ceva-Ormea dal 2028.
Abbiamo chiesto e ottenuto dal Governo Meloni la nomina di un commissario di governo per la realizzazione della linea 2 della metropolitana di Torino.

Il Piemonte vuole rinsaldare la propria posizione di regione leader a livello europeo.
È strategico consolidare la centralità nella rete europea dei trasporti con l’obiettivo del completamento dei corridoi TEN-T (Trans-European Networks – Transport), che migliorerà le connessioni con tutti i mercati mondiali grazie allo sviluppo della rete infrastrutturale e alla manutenzione programmata, secondo tempi consoni e concordati, dei valichi alpini, In questo contesto il Piemonte sollecita la riapertura in tempi rapidi del traffico ferroviario al Frejus e l’avvio di un valutazione sul raddoppio del tunnel del Monte Bianco, non più procrastinabili in termini di accessibilità dell’arco alpino.
L’avanzamento ed il completamento delle reti TEN T renderanno poi i nodi urbani piemontesi centro di nuove esigenze di mobilità per le merci e per le persone e richiederanno la necessità di attivare, anche attraverso specifici finanziamenti europei, più fitte connessioni rivolte agli utenti, ampliando così le potenzialità dei collegamenti internazionali.
LE MERCI
Con la crescita e lo sviluppo del Porto di Genova, il Piemonte consolida il suo ruolo di retroporto naturale e risulta pertanto strategica la richiesta già avviata dalla Regione Piemonte, e che intendiamo portare avanti, di entrare a far parte della governance delle Autorità portuale ligure, nel contesto della riforma del settore a cui sta lavorando il governo nazionale.
Quando saranno completati i due corridoi europei Genova Rotterdam e Lisbona Kiev, il Piemonte sarà il punto d’incrocio dei due assi strategici di movimentazioni delle merci di tutta Europa e questo già oggi rende il nostro territorio estremamente attrattivo per nuove attività legate alle merci e alla logistica. Negli ultimi anni sono cresciuti il polo logistico di Novara, quello di Alessandria, ed è stato avviato il piano di rilancio per Orbassano, l’interporto di riferimento per la città di Torino. A questi tre poli si collega l’attività di grandi piattaforme, centri logistici e numerose imprese e operatori del settore. La logistica non è solo attività di servizio per l’industria e l’agricoltura, ma anche settore produttivo indipendente, in quanto generatrice di servizi e di sviluppo. Questo perché gli interporti sono luoghi in cui le merci vengono trasformate e sono quindi attivatori di valore aggiunto e di indotto.

È intenzione della Regione proseguire nello sviluppo della “Zona logistica semplificata” che porterà numerosi vantaggi in termini di insediamento delle imprese e semplificazione amministrativa.
Per favorire una logistica rispettosa dell’ambiente, in cui la quota di merci trasportate su ferro dovrà aumentare, prevediamo la possibilità per i piccoli operatori dell’ultimo miglio di accedere ad agevolazioni per l’acquisto o il noleggio di mezzi ecologici. L’ammodernamento non è solo costruzione di infrastrutture ma anche loro manutenzione: una rete stradale sicura, grazie agli interventi di manutenzione evolutiva per l’installazione di sensoristica e segnaletica adeguata al miglioramento della sicurezza della circolazione

Il primo obiettivo è di avviare ed affidare i servizi per la riapertura delle linee ferroviarie sospese agli operatori ferroviari come abbiamo già fatto negli ultimi anni con le riaperture dell’Asti-Alba, Casale-Mortara, della Cuneo-Saluzzo-Savigliano a gennaio 2025 e dal 2028 anche della Ceva-Ormea.
Tutti i piemontesi saranno connessi alle stazioni ferroviarie, anche con servizi flessibili, nel caso in cui i servizi di linea non siano adeguati alle proprie esigenze di mobilità, ed anche nelle giornate festive con attenzione a tutti gli eventi turistici ed enogastronomici che il Piemonte offre durante l’intero anno. Il Servizio Ferroviario Metropolitano nel nuovo mandato svilupperà a pieno le sue potenzialità completando i collegamenti mancanti quali il servizio Sfm5 (Orbassano-Chivasso) ed Sfm8 che collegherà Moncalieri ad Ivrea e potenziando quelli attuali, con il prolungamento dell’Sfm6 Asti-Torino, fino all’aeroporto entro fine anno, e la connessione diretta tra l’aeroporto e la Valsusa con il completamento dei lavori sul passante di Torino, in modo da garantire il collegamento tra Torino e l’aeroporto ogni 15 minuti.

Viaggiare ovunque in Piemonte sarà possibile con il nuovo abbonamento annuale a tariffa unica con cui si potrà viaggiare su tutti i mezzi di trasporto pubblico con meno di 5 euro al giorno. Muoversi con il trasporto pubblico sarà più facile anche grazie agli investimenti della Regione in digitalizzazione delle imprese e al completamento dei progetti MAAS già avviati; ogni cittadino avrà informazioni tempestive sui servizi di trasporto pubblico e potrà prenotare la propria corsa tramite il proprio smartphone.

MEZZI PUBBLICI GRATUITI PER GLI UNDER 26 A TORINO E AREA METROPOLITANA
Muoversi con il trasporto pubblico sarà più conveniente per gli studenti. La Regione intende istituire la “tessera dello studente” che consente ai giovani UNDER 26 di viaggiare gratis sui mezzi del trasporto pubblico. Si comincia entro la fine del 2024 a Torino e nell’area metropolitana, con l’obiettivo di ampliare la sperimentazione ad altri centri urbani, che potranno anche beneficiare del maggior sostegno del TPL e ridurre il traffico veicolare. La misura mira a rendere più attrattiva la nostra regione per gli studenti universitari e i giovani talenti e per sostenere le famiglie nel percorso di crescita dei ragazzi.
TRASPORTO A CHIAMATA PER OSPEDALI E VISITE MEDICHE
Sul modello di una sperimentazione che è in corso di avvio nell’Alessandrino, vogliamo attivare progressivamente in tutto il territorio regionale servizi flessibili verso gli ospedali per venire incontro alle esigenze di mobilità per visite mediche, esami e terapie: prenotando la propria prestazione ospedaliera il cittadino potrà anche prenotare il viaggio con i mezzi pubblici potendo così contare su un servizio a chiamata programmato.
Il nuovo CUP (Centro unico prenotazioni) della sanità regionale, che sarà multicanale, consentirà di prenotare anche il viaggio con trasporto pubblico locale a seguito della prenotazione delle proprie visite mediche per terapia, controllo, diagnosi.
SERVIZI TPL PERSONALIZZATI PER STUDENTI E LAVORATORI
Analogamente vogliamo lavorare per strutturare soluzioni flessibili e “personalizzate” per quei servizi dedicati prevalentemente a segmenti ben definiti e circoscritti di clientela caratterizzati ciascuno da esigenze ripetitive ben identificabili, come ad esempio studenti di grandi plessi scolastici, lavoratori di grandi “plants” industriali e di logistica.
LE PICCOLE STAZIONI COME LUOGO DI AGGREGAZIONE
Le stazioni ferroviarie dei centri minori rappresentato un presidio di territorio e intendiamo, dove possibile, valorizzarle e trasformarle in centri di coesione territoriale, anche per contrastare il fenomeno dell’abbandono e del degrado soprattutto sulle linee minori e nelle zone più isolate. La Regione intende quindi promuovere le iniziative dei territori finalizzate a rivitalizzarli e renderli luoghi sicuri e di aggregazione sociale.
+ BUS + GREEN
Vogliamo proseguire nel percorso di rinnovo degli autobus, verso tecnologie green per ridurre le emissioni: elettrici, a idrogeno e biocombustibili.

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