Carlo Riva Vercellotti

SEMPLIFICAZIONE E DIGITALIZZAZIONE

SEMPLIFICARE PER COMPETERE

7.1 A CHE PUNTO SIAMO
In Regione Piemonte si è lavorato molto in questi anni per semplificare i processi amministrativi che si contrappongono all’imprenditorialità e per facilitare l’accesso ai servizi da parte della cittadinanza con attenzione alle fasce più deboli.
Il Piemonte ha posto estrema importanza sulla digitalizzazione e la Regione è stata capace di farne buon uso, non inseguendo mode o facili entusiasmi tecnologici. Sono stati infatti effettuati investimenti in asset importanti, dalla rete al cloud, dai dati alla sicurezza cibernetica, che hanno dato buoni frutti, anche di fronte all’emergenza del Covid.
La disponibilità di sistemi informativi regionali, governati direttamente e non dipendenti da tempi e vincoli nazionali, ha d’altronde permesso alla Regione di essere efficace e vicina al suo territorio nelle azioni di programmazione e gestione dei finanziamenti ordinari e straordinari: tra il 2019 e il 2024 sono state gestite oltre 700.000 domande e progetti di cittadini e imprese ed erogati quasi 3,5 miliardi di contributi.
Innovazione, velocità, semplificazione e riduzione della burocrazia sono stati in questi anni i concetti guida per l’amministrazione regionale nel perseguire (anche grazie alla capacità di sfruttare strumenti e finanziamenti straordinari come quelli del PNRR) la digitalizzazione sempre più pervasiva dei servizi, venendo incontro ai bisogni di cittadini, imprese e territori: si pensi per esempio al portale “Piemonte TU” dedicato ai servizi per i cittadini, alle pratiche per l’edilizia, l’ambiente e l’energia ormai dematerializzate, o agli applicativi online per il sostegno alle disabilità e alla non autosufficienza (grazie alla piattaforma Welfare Scelta Sociale, con 90 milioni messi a disposizione delle famiglie piemontesi) e per il Bonus TPL (24 milioni di euro per favorire il passaggio ad una mobilità sostenibile). A questo si aggiunge l’enorme contributo alla gestione e al superamento della pandemia attraverso la piattaforma Covid voluta dalla Regione e realizzata dal CSI che ha supportato l’intero sistema sanitario e gli enti locali nel fronteggiare l’emergenza, il portale www.ilpiemontetivaccina.it che ha coadiuvato la somministrazione di oltre 10 milioni di vaccini e la piattaforma per la residenzialità nata durante il Covid e divenuta un sistema permanente di monitoraggio in tempo reale delle oltre 700 Rsa e altre strutture residenziali del Piemonte.
Tra gli ultimi strumenti digitali messi a punto per volontà della Regione c’è anche la piattaforma dedicata al monitoraggio degli interventi PNRR a regia regionale, che consente di verificare in modo trasparente e geolocalizzato lo stato di avanzamento dei numerosi interventi finanziati sul nostro territorio.
In questa linea la Regione ha esercitato un importante ruolo di supporto verso gli Enti locali, in ottica di sussidiarietà e di integrazione piena di tutte le aree del territorio piemontese: grazie alla misura regionale “Cloud computing e pubblica amministrazione piemontese”, finanziata con fondi della passata programmazione POR FESR, è stato possibile far crescere l’efficienza e la sicurezza dei sistemi informativi di centinaia di Comuni supportati nella transizione al cloud sulla piattaforma regionale pubblica Nivola, rispondente ai più elevati requisiti di sicurezza e di performance (certificazione ACN, qualificazione PSN). Sono stati sviluppati e diffusi, in ottica di piena coerenza con gli standard nazionali, importanti servizi per tutta la PA territoriale, dal sistema dei pagamenti online alla soluzione per la gestione da parte dei Comuni dell’edilizia residenziale pubblica ed in generale l’accompagnamento alla trasformazione degli Enti locali del territorio è stato accompagnato dall’iniziativa Piemonte Digitale 2030.

Il Piemonte dovrà diventare una reale “Smart Region Data-Driven”, dove l’utilizzo delle piattaforme digitali permetterà una reale comunicazione proattiva con imprese e con tutti i cittadini. La Regione svilupperà una piattaforma regionale di integrazione digitale di qualsiasi momento di relazione ed interazione con imprese, cittadini, pazienti e turisti, permettendo a tutti di comunicare con l’amministrazione in modo proattivo e costruttivo, in forma “amichevole e collaborativa” e continuerà ad investire nella valorizzazione dei dati pubblici (piattaforma yucca).
La forte spinta verso la digitalizzazione di tutti gli aspetti della vita quotidiana non dovrà diventare un motivo di disuguaglianza tra i cittadini: tutti devono poter avere accesso ai benefici che ne derivano ed essere protetti dai potenziali rischi. In questo senso va ulteriormente rafforzata l’azione regionale, già concretizzata nella realizzazione, con otto milioni di investimento del PNRR, di 187 punti di facilitazione digitale aperti presso i Comuni del territorio (94% dei Comuni piemontesi raggiunti). Dobbiamo raggiungere il 100%! Sarà anche fondamentale garantire il mantenimento dei punti attivati o di parte di essi anche dopo l’esaurimento delle risorse PNRR.
A supporto di questa strategia verrà portato a sistema il progetto Piemonte Digitale 2030 avviato nel 2022 in collaborazione con Fondazione Piemonte Innova e Csi Piemonte, finalizzato a raccogliere i bisogni di competenze e innovazione dei piccoli comuni attraverso la creazione di una piattaforma di innovazione regionale di buone pratiche. Il problema dei territori, soprattutto i più piccoli, è infatti prima di tutto la mancanza di competenze e risorse umane e la difficoltà di mettere a sistema le sperimentazioni, soprattutto sui temi dell’innovazione e delle nuove sfide collegate alla transizione digitale e sostenibile. I dati possono aiutare a colmare questo divario.
Pensiamo dunque alla creazione di una Piattaforma di Innovazione Regionale che raccolga e metta in condivisione le buone pratiche – anche amministrative – e i progetti più innovativi (tra cui quelli finanziati dai fondi regionali, nazionali e dalle fondazioni) e che sappia fornire linee guida su come attivare progetti e servizi sui temi della doppia transizione digitale e sostenibile, sulle sperimentazioni smart che facilitano il mantenimento e l’attrazione sui territori dei giovani, la creazione di imprese innovative e la tutela dei più deboli a partire dagli anziani (es. dalla telemedicina, al coworking, dai trasporti a chiamata e servizi per l’infanzia a programmi turistici che intercettano i nuovi target).
Una piattaforma che promuoverà le buone prassi e che:

● potrà fornire anche strumenti di supporto alla politica industriale regionale amplificando e valorizzando gli attori e le azioni già presenti con l’attivazione di una vera “Data Driven Policy”
● sosterrà e faciliterà l’attivazione di partenariati pubblico privati per aumentare il più possibile l’adozione di soluzioni innovative nel contesto pubblico, stimolare la partecipazione di PMI e start-up agli appalti di innovazione
● potrà mettere a disposizione innovativi strumenti di monitoraggio dei risultati, restituendo una vista di impatto delle politiche attivate.

 

La PA regionale potrà poi ulteriormente essere rafforzata attraverso azioni di stimolo del mercato, in particolare con azioni di procurement innovativo che indirizzino i bisogni emergenti del settore pubblico in termini di applicazioni dell’AI. L’intelligenza artificiale sarà infatti sempre più fondamentale nei settori chiave dell’interazione e della comunicazione con i cittadini (mediante assistenti virtuali intelligenti), dell’automazione dei processi, per potenziare l’efficienza, del supporto alla pianificazione e alle decisioni pubbliche grazie a strumenti di “digital twin”, o tramite la realizzazione di strumenti pre-competitivi di facilitazione dello sviluppo di soluzioni AI di interesse pubblico.
Altri elementi sono cruciali per riportare il Piemonte tra le aree di punta dello sviluppo europeo: occorre in particolare consolidare e rilanciare la vocazione ICT delle nostre imprese, anche favorendo una sempre più completa infrastrutturazione e un sempre migliore accesso ai servizi in tutte le parti del territorio piemontese. Il completamento della copertura regionale con la fibra, e lo sviluppo del 5G, pur non dipendendo solo dalla regione, dovranno essere priorità assolute.
Per il complesso delle PMI piemontesi, la Regione procederà dunque – tramite i finanziamenti del FESR 2021-2027 – con programmi di sostegno per la transizione digitale e sostenibile a supporto di investimenti in infrastrutture digitali e cybersecurity, progetti per l’adozione di sistemi integrati a supporto della crescita e la resilienza e progetti sulle tecnologie emergenti a supporto della competitività, tenuto conto delle peculiarità e caratteristiche settoriali e dimensionali del tessuto produttivo regionale.

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