Abbiamo stanziato 90 milioni di euro del Fondo sociale europeo e creato il voucher Scelta
Sociale che assegna un bonus da 600 euro al mese a persone anziane e con disabilità non
autosufficienti ed è utilizzabile per assistenza domiciliare o in strutture residenziali. Con questa
misura la Regione Piemonte è arrivata a stanziare il record di risorse sulla non autosufficienza, più
di chiunque in passato. Una strada che intendiamo proseguire per sostenere in maniera diretta le
famiglie che si trovano ad assistere una persona anziana o con disabilità, perché possa scegliere di
farlo a casa, o in struttura, senza lasciare indietro nessuno.
Abbiamo incrementato di un milione all’anno i progetti di “vita indipendente” delle persone con
disabilità. Durante la nostra amministrazione, poi, finalmente la Regione ha dato gambe, e risorse,
alla legge per l’invecchiamento attivo. In due anni abbiamo sostenuto progetti per 3 milioni che
prevedano un coinvolgimento attivo degli over65 così da mantenerli parte attiva della società
(ginnastica dolce, percorsi culturali, socialità, volontariato…). È una misura che intendiamo mantenere,
infatti nelle prossime settimane sarà pubblicato un nuovo bando finanziato con 1 milione di euro.
Abbiamo previsto un sussidio per le famiglie piemontesi che devono assistere un figlio
minore affetto da una patologia onco-ematologica, nella consapevolezza che la malattia di un
figlio, oltre a essere un dramma, per la famiglia comporta anche un impatto di tipo economico perché
porta i genitori a lasciare o ridurre il lavoro. Per questo abbiamo previsto un contributo di 1000 euro al
mese (per famiglie con Isee fino a 50 mila euro) per 12 mesi, che potranno essere spesi per esigenze di
tipo abitativo, di trasporto, di organizzazione familiare ed a supporto ai bisogni educativi e psicologici
dei minori.
Abbiamo attivato il Fondo AntiUsura da 1,5 milioni in contributi a fondo perduto per salvare le
famiglie piemontesi dal sovraindebitamento e le partite Iva dal tunnel dell’usura, spesso praticata dalla
malavita organizzata.
Abbiamo potenziato la rete degli ambulatori sociali oculistici e odontoiatrici, che oggi sono
dieci in Piemonte, e offrono cure e occhiali gratuiti alle persone in condizioni di particolare fragilità
economica e sociale.
Vita Nascente diventerà una misura strutturale, alzando l’asticella dei risultati e potenziando il
proprio raggio di intervento. Non più solo interventi nei confronti di donne in difficoltà socio-economica,
ma un articolato sistema di sostegno alla famiglia e alla libertà di non dover scegliere tra
lavoro e genitorialità, con interventi a sostegno di tutte le madri e coppie: welfare aziendale,
servizi di consulenza, formazione finanziaria, nidi, asili, baby-kit, ascolto e supporto psicologico.
Queste misure si inseriscono nella piena attuazione della Legge 194 che è intoccabile e garantisce la
libera ed autonoma scelta della donna: continuiamo a lavorare all’applicazione nella sua interezza,
sia nella parte che tutela il percorso dell’interruzione di gravidanza, ma anche in quella che prevede
che, se una donna chiede aiuto per non abortire, possa riceverlo..
Per favorire la conciliazione famiglia-lavoro intendiamo ulteriormente incrementare ed estendere la
misura di prolungamento degli orari degli asili nidi comunali, a parità di tariffa, finanziata in
questa legislatura con 8 milioni di euro. Un percorso innovativo che dovrà coinvolgere sempre
più comuni per offrire migliori servizi alle famiglie, per favorire l’occupazione femminile, contrastare il
fenomeno della denatalità, creare opportunità di lavoro nel settore dell’educazione della prima infanzia.
Continuerà l’impegno della Regione nei progetti di sostegno alla genitorialità: oltre 40 milioni di
euro, finanziano 37 progetti di sostegno ai nuclei famigliari per la promozione della genitorialità
positiva, il rafforzamento del sistema di inclusione sociale e di welfare e del contrasto alla povertà
educativa. I bambini sono al centro della nostra azione politica e amministrativa. Vogliamo potenziare
la rete dei “Comuni amici per la famiglia”: amministrazioni che si sono impegnate per adottare un
Piano per la famiglia favorendo natalità, sostenendo il ruolo delle mamme lavoratrici anche con azioni
di welfare aziendale.
Anche nella prossima legislatura istituiremo una delega ai Bambini, tra le competenze della giunta per
riconoscere e valorizzare la loro centralità all’interno non solo delle nostre misure di welfare, ma anche
nella valorizzazione di inziative che li rendono protagonisti della vita della collettività. A questo si ispira
l’istitituzione, che intendiamo confermare anche per i prossimi anni, della Giornata del Gioco libero
all’aperto, a cui hanno già aderito quasi 100 Comuni, per ricordare a tutti e diffondere l’importanza
della libertà di movimento e del gioco “non organizzato”, ma spontaneo, curioso e naturale. In questo
contesto proseguiremo anche con la diffusione del modello del Parco giochi diffuso, luogo in
cui i più piccoli possono riappropriarsi di spazi pubblici, riqualificati con installazioni che rendono
“giocabili” cortili, piazze, viali e spazi all’aperto. In questi anni sono nati 87 Parchi gioco diffusi:
nella prossima legislatura ne promuove l’attivazione in tutti i comuni del Piemonte.
Potenzieremo i contributi agli oratori del Piemonte, sostenendo in particolare anche i progetti
di formazione e accompagnamento sociale promossi nelle periferie urbane più difficili e nelle
comunità rurali più piccole.
Con le risorse aggiuntive estenderemo il sostegno anche alle attività per i giovani svolte dalle
altre confessioni religiose, che intrattengono intese con lo Stato.
GIOVANI
I giovani, messi nella condizione di essere protagonisti, sono una risorsa essenziale per Io sviluppo
sociale ed economico di una Regione capace di garantire ascolto, coinvolgimento, partecipazione,
inclusione per promuovere politiche e interventi specifici. Per questo intendiamo favorire gli strumenti
di cittadinanza attiva, come il servizio civile regionale, avviato nella attuale legislatura e che
intendiamo implementare nei prossimi anni, coinvolgendo più ragazzi e più associazioni.
Per noi è fondamentale l’attenzione al presente e futuro dei giovani e, in generale, alle Generazioni Y
e Z nate fra il 1986 ed il 2003, che oggi si trovano ad affrontare scelte chiave della loro vita, come
l’uscita dalla famiglia di origine o il passaggio dallo studio al mondo del lavoro.
Chi riceverà questa delega alle politiche giovanili attiverà da subito un’azione di ascolto, a partire dai
diversi mondi associativi, per poter definire un Piano giovani di medio e lungo periodo, sfidante e
realistico.
Ecco i punti prioritari:
● ripensare all’offerta culturale e degli eventi anche tramite la riqualificazione di spazi
esistenti, con grande attenzione alle aree dove tali spazi, in ottica anche di ottica di coworking
potranno favorire il ritorno – mantenimento dei giovani sul territorio:
● stimolare il comparto bancario e assicurativo per un maggiore utilizzo dello strumento del prestito
d’onore.
● lavorare alla creazione di un fondo per l’avvio di nuovi nuclei familiari rispetto alle esigenze
di autonomia.
● promuovere le professioni artigiane con il contributo dell’innovazione digitale, anche in ottica
di sostegno al ricambio generazionale.
● sostenere programmi di coabitazione intergenerazionale, in coordinamento con i comuni, e
forme di consultazione e co-progettazione diffusa.
La legge approvata al termine della legislatura pone il Piemonte all’avanguardia per quanto riguarda la
tutela e il benessere degli animali da compagnia e prevede in particolare:
● il divieto di taglio orecchie e coda se non per motivi medici
● il divieto di catena e collare a strozzo
● il divieto di regalare animali durante le fiere e le manifestazioni
● restrizioni sull’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli
● aree di sgambamento nei parchi pubblici
● spazi per la sepoltura degli animali d’affenione
Nei prossimi cinque anni daremo piena attuazione al provvedimento, diffondendo una cultura di difesa
dell’animale, con l’obiettivo di valorizzare il loro prezioso ruolo di animale d’affenzione.
A questo si aggiunge la volontà di potenziare la rete degli ambulatori veterinari sociali. Già 15
quelli attivati nell’attuale legislatura, per oltre 100 animali curati, per offrire cure gratuite agli animali
d’affezione dei soggetti più fragili che non avrebbero risorse per affrontare le cure a pagamento.
La misura ha anche una valenza sanitaria e di welfare: la compagnia di un animale è salutare per
le persone, soprattutto se fragili. Curare gli animali da affezione, significa prendersi cura delle
persone fragili della nostra comunità.
Carlo Riva Vercellotti
info@rivavercellotti.it
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